Infrastruttura IT in CLOUD: la nuova sfida per le aziende
4 dicembre 2020
La tecnologica è sempre in continua evoluzione coinvolgendo le aziende in cambiamenti spesso epocali e mettendole sempre di fronte a nuove sfide, come quella del cloud computing, futuro (ormai già molto “presente”) delle soluzioni IT.
Il cloud computing e l’infrastruttura IT in cloud
Il cloud computing è un insieme di servizi (di archiviazione, elaborazione o trasmissione dati) che vengono erogati, su richiesta, da un fornitore, partendo da un insieme di risorse configurabili e disponibili in remoto grazie ad un’infrastruttura cloud, alla quale un utente finale può liberamente accedere tramite Rete internet.
Quando parliamo di infrastruttura IT parliamo inevitabilmente di data center, server, storage e sicurezza.
Quella cloud differisce da quella classica semplicemente perché virtualizzata e offerta as-a-service: non si fa altro che affidare “in hosting” ad un provider le proprie risorse informatiche che vengono erogate, via web, attraverso un contratto di outsourcing, fornendo alle aziende il grande vantaggio di assenza di oneri di acquisto licenze o server fisici dedicati.
Com’è strutturato il “cloud”?
“Il cloud” è composto dalle piattaforme di front-end (PC, tablet o smartphone, quindi il dispositivo dell’utente finale) e back-end (l’infrastruttura fisica o i software tramite cui vi si accede) collegate da una rete di delivery (tipicamente Internet o, in alcuni casi, una intranet).
Grazie al cloud, quindi, sarà il fornitore a mantenere l’infrastruttura (CPU, RAM e spazio su disco) necessaria a gestire, distribuire e condividere risorse tra i sistemi operativi, in base alla richiesta dell’utente finale e con diverse modalità di fruizione dei servizi.
Infrastruttura cloud e le modalità di erogazione: cloud privato, pubblico o ibrido. Come orientarsi?
Occorre fare una distinzione tra il cloud privato e quello pubblico.
Con “cloud privato” si intende una infrastruttura informatica appartenente ad una specifica azienda. L’infrastruttura fisica, ossia l’insieme di tutto l’hardware, può essere ubicata direttamente nei locali dell’azienda, o data in gestione ad un terzo.
Con “cloud pubblico” si intende l’erogazione di servizi che si basano su una infrastruttura informatica appartenente al fornitore del servizio, con il trasferimento di tutti i dati aziendali dai propri server a quelli del provider.
Esiste una soluzione intermedia che prende il nome di cloud ibrido e prevede la concomitanza di servizi basati sulla propria infrastruttura aziendale con servizi forniti dal provider cloud, permettendo all’azienda di sfruttare l’estensione nel cloud per liberare più spazio ed estendere i servizi di calcolo nel cloud pubblico.
I servizi offerti dal cloud computing generalmente vengono così suddivisi: Infrastructure-as-a-Service (IaaS), Platform-as-a-Service (PaaS) e Software-as-a-Service (SaaS).
Con i servizi IaaS, un provider di terze parti ospita dati ed informazioni in un’infrastruttura virtualizzata su Internet. Oltre a fornire hardware, software, server, storage e così via, i provider IaaS ospitano anche le applicazioni degli utenti e aiutano quest’ultimi a gestire l’attività di manutenzione del sistema, come backup e disaster recovery.
Con i servizi PaaS, un provider ospita i servizi su propri hardware e software, fornisce agli utenti servizi di sviluppo applicazioni ma anche servizi di manutenzione dei server. Il PaaS può essere visto come una piattaforma ponte tra le applicazioni (SaaS) e la parte infrastrutturale (IaaS). In questo caso, il fornitore del servizio si occupa dell’infrastruttura hardware, mentre l’utente dovrà installare il sistema operativo e occuparsi di sviluppare la sua applicazione.
Con i servizi SaaS, i software sono ospitati da fornitori di terze parti e i servizi vengono resi disponibili attraverso Internet. E’ una tipologia di cloud molto diffusa, in quanto consente ai clienti di non preoccuparsi di scaricare file o effettuare eventuali aggiornamenti, compatibilità o accessibilità del software. Il principale vantaggio è la possibilità di usare i servizi su qualsiasi dispositivo e in qualsiasi luogo.
L’intelligenza artificiale nel cloud computing: la piattaforma Microsoft Azure
Azure è la piattaforma cloud pubblica di Microsoft, che offre servizi di cloud computing come risorse di elaborazione, archiviazione, memorizzazione e trasmissione dati, interconnessione di reti, sicurezza e gestione delle identità, nonché servizi per lo sviluppo di applicazioni.
Azure include inoltre servizi cognitivi, come analisi di Business Intelligence, e strumenti di Machine Learning di nuova generazione per consentire un processo decisionale intelligente, flessibilità dei flussi di lavoro rappresentando così una piattaforma cloud idonea anche per le aziende del settore manufatturiero e produttivo.
I vantaggi del cloud computing: riduzione dei costi ed aumento dell’efficienza operativa
L’infrastruttura cloud può essere gestita in modo molto più efficiente rispetto a quella fisica tradizionale, che in genere richiede l’approvvigionamento di sistemi di rete e software di sviluppo e l’assemblaggio di componenti di server e storage.
L’infrastruttura cloud offre affidabilità e continuità di servizio, nonché flessibilità e scalabilità, in base alle esigenze delle varie aziende che vengono agevolate anche grazie alla forte riduzione dei costi per l’infrastruttura IT, di manutenzione ed aggiornamento applicazioni.
Viene inoltre garantita una connessione h24 con i server da qualsiasi dispositivo in tutta sicurezza e continui aggiornamenti con le versioni più recenti dei software.
Infrastruttura cloud: servizi e soluzioni GI.ONE
Per facilitare le aziende nel processo di digitalizzazione cloud, Gi.One – divisione sistemistica di INGEST, mette a disposizione servizi di gestione della tua architettura informatica, tramite il proprio hosting service provider, per aiutarti ad archiviare le informazioni aziendali ed accedere ai dati via web in modo controllato e sicuro.
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