Innovazione digitale delle PMI: le misure di incentivazione
14 marzo 2022
La digitalizzazione delle PMI non può più aspettare!
Innovare non si limita alla digitalizzazione della documentazione cartacea di un’impresa, ma significa adottare tecnologie digitali avanzate a tutto il business dell’organizzazione, allo scopo di semplificare i processi, agevolare la comunicazione e ottimizzare le prestazioni aziendali. L’innovazione digitale delle PMI vuol dire quindi trasformare le aziende in realtà moderne, resilienti e competitive, in grado di affrontare il mercato e le sfide imposte dalla modernità.
Il momento ideale per accelerare il processo d’innovazione della tua impresa è adesso, soprattutto grazie alle misure di incentivazione previste dal PNRR italiano (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e dai vari programmi a sostegno della trasformazione digitale e dell’innovazione tecnologica.
Piano Nazionale 4.0 e PNRR
Già col Piano Nazionale 4.0, varato dal Governo Italiano negli anni scorsi, erano previsti strumenti utili per sostenere gli investimenti delle imprese che intendono digitalizzarsi, tra cui piani di ammortamento, finanziamenti agevolati, bandi di concorso e incentivi a favore delle start-up innovative.
In continuità con il Piano Transizione 4.0 (ex Piano Industria 4.0), rivolto alla trasformazione digitale delle imprese, con il PNRR italiano sono stati introdotti interventi importanti, come la defiscalizzazione degli investimenti effettuati per acquisire nuovi beni strumentali materiali e immateriali (tra cui software), fino a veri e propri contributi a fondo perduto o a tasso agevolato per gli investimenti in innovazione, digitalizzazione, ricerca, sviluppo, tecnologia e formazione.
“PNRR 2022: INCENTIVI PER LA DIGITALIZZAZIONE E L’INNOVAZIONE”
Il credito d’imposta
Il credito d’imposta è uno strumento essenziale per promuovere gli investimenti nella digitalizzazione e nell’innovazione delle PMI, prorogato fino al 2025 attraverso la Legge di Bilancio 2022. È fruibile in compensazione orizzontale con qualsiasi tipo di versamento da effettuare tramite F24 (IVA, altre imposte e tasse, ritenute di acconto), utilizzando lo specifico codice tributo spettante. La parte di quota non fruita nell’anno, si sposta all’anno successivo e si somma a quella di quell’anno.
I contributi SIMEST
I fondi del PNRR alimentano anche una seconda famiglia di agevolazioni a partire dallo scorso ottobre, ossia i contributi del SIMEST, società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti. Queste misure del SIMEST prevedono al momento tre linee:
- finanziamento per l’e-commerce a tasso agevolato fino al 100% delle spese, con importo minimo di 25.000 euro e soglia massima del 15% dei ricavi medi dai due bilanci depositati;
- finanziamento per la partecipazione alle fiere e mostre internazionali a fondo perduto fino al 25% con soglia massima di 800.000 euro;
- interventi vari in linea con gli obiettivi del PNRR verso la sostenibilità e trasformazione digitale.
Questa forma di agevolazione, tra contributi a fondo perduto e prestiti agevolati, permette alle aziende di usufruire di veri e propri finanziamenti, dietro presentazione di un progetto valido e conforme con i requisiti previsti.
Un WEBINAR sul tema
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