
INDICE DSCR e crisi d’impresa: gli strumenti per il corretto monitoraggio
13 DICEMBRE 2023
La riforma della legge fallimentare e il nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza pone l’accento sugli indici di allerta, tra cui l’indice DSCR, in grado di individuare precocemente uno stato di difficoltà finanziaria di un’azienda.
Come calcolare l’indice DSCR che misura la sostenibilità finanziaria di un’impresa?
Quali strumenti gestionali adottare per il corretto monitoraggio?
DSCR: l’indice della sostenibilità finanziaria
DSCR (Debt Service Coverage Ratio) è un indice finanziario prospettico e rappresenta il «rapporto di copertura del servizio del debito» di un’azienda, misurandone la sostenibilità finanziaria, cioè la capacità futura (nell’arco temporale dei 6 mesi successivi alla rilevazione) di un’impresa di sostenere i propri debiti finanziari con i flussi di cassa generati dalla gestione operativa.
È quindi un indicatore finanziario che misura la capacità di un’azienda di generare flussi di cassa sufficienti per coprire i propri obblighi di rimborso del debito e la sua capacità di generare o assorbire risorse finanziarie.
Come si calcola
Il DSCR è generalmente dato dal seguente rapporto:
DSCR = cash flow operativo – tax / flusso finanziario al servizio del debito
dove:
- cash flow operativo è il flusso di cassa generato dalla gestione caratteristica dell’azienda, al netto delle imposte sul reddito d’esercizio e degli ammortamenti;
- flusso finanziario al servizio del debito sono i pagamenti periodici che l’azienda deve effettuare per rimborsare il proprio debito, comprensivi di interessi e capitale;
Un DSCR elevato indica che l’azienda ha una buona capacità di generare flussi di cassa sufficienti per coprire i propri obblighi di debito. Al contrario, un DSCR basso indica che l’azienda potrebbe avere difficoltà a rimborsare il proprio debito.
Il DSCR non è un indicatore puramente “statico” ma analizza in modo “dinamico” e prospettico la capacità di rimborso del debito dell’impresa e la sostenibilità dello stesso, considerando i flussi finanziati previsti.
DSCR: come viene utilizzato e perché è fondamentale rilevarlo
l DSCR è un indice importante per investitori, creditori, banche ed analisti finanziari. Viene utilizzato per valutare la solidità finanziaria di un’azienda e la sua capacità, analizzando i propri flussi di cassa della gestione operativa, di far fronte ai propri obblighi finanziari.
Esempi di utilizzo del DSCR:
- gli investitori possono utilizzare il DSCR per valutare la redditività di un investimento: un DSCR elevato indica infatti che l’azienda ha una buona capacità di generare flussi di cassa, il che può essere un fattore positivo per gli investitori;
- i creditori possono utilizzare il DSCR per valutare il rischio di credito di un debitore: un DSCR basso indica che l’azienda potrebbe avere difficoltà a rimborsare il proprio debito, il che può essere un fattore negativo per i creditori;
- gli analisti finanziari possono utilizzare il DSCR per confrontare la performance finanziaria di diverse aziende: un DSCR elevato indica che l’azienda ha una buona capacità di generare flussi di cassa, il che può essere un fattore positivo per il business stesso.
I valori del DSCR
DSCR < 1 | Vi è “una ragionevole presunzione dello stato di crisi d’impresa”, cioè l’incapacità dell’impresa di far fronte ai debiti con i flussi di cassa generati |
DSCR > 1 | Situazione positiva: l’assenza di una ragionevole presunzione dello stato di crisi per un cash flow operativo che eccede gli impegni finanziari |
DSCR = 1 | ll cash flow operativo è totalmente assorbito dagli impegni finanziari per il debito |
Tuttavia, questi valori sono solo linee guida e vanno interpretati a seconda del settore e il profilo di rischio dell’azienda.
L’assetto tecnologico dell’azienda
Ogni azienda dovrebbe avere al proprio interno strumenti gestionali in grado di “leggere” in maniera preventiva la propria situazione finanziaria. Il fine è rilevare tutti gli indicatori che farebbero scattare l’obbligo di segnalazione e prevenire mancati pagamenti o crediti insoluti.
E’ necessario, quindi, monitorare in anticipo eventuali stati di “crisi” che possano ledere gli interessi di fornitori o creditori. Per fare ciò è indispensabile poter avere dati precisi relativi ai flussi di cassa ed altri parametri, come patrimonio netto, ricavi etc.
Questi dati sono, infatti, facilmente rilevabili e recuperabili solo avendo a disposizione un gestionale all’avanguardia, come Microsoft Dynamics 365 Business Central, unitamente al monitoraggio del cash flow e della tesoreria, grazie a software dedicati.
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L’app Tempo Zero Cloud, tra le varie funzionalità, permette di gestire l’analisi e la rilevazione degli indici di Crisi d’Impresa.
L’app Tempo Zero Tesoreria fa, invece, da CONNETTORE a diverse sofisticate applicazioni che permettono la Gestione Avanzata della Tesoreria. Questa attiva lo scambio dati tra l’ERP e l’applicativo esterno di gestione della tesoreria e viceversa.
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